Monday, January 22, 2007

Londra a pedali

Cari lettori, su apprezzato suggerimento della lale, sono andato a leggermi un post di un tizio che racconta come si giri in bici per Londra. La descrizione è senza dubbio accurata, ma vorrei aggiungere alcuni particolari. Per esempio, il lucchetto a combinazione puoi pure procurartelo, ma se non ha un diametro di almeno 15 millimetri puoi dire addio a lucchetto e bici. Pare infatti che il mercato di bici rubate rappresenti una delle attività economiche portanti nella capitale, altro che l'alta finanza. DI conseguenza, i ciclisti londinesi girano armati di boa metallici, che possono fungere anche da corpo contundente all'accorenza: contro eventuali mariuoli, oppure contro i ciclisti rivali al semaforo. Il trasporto di tale catename non è agevole. Un'opzione è ingegnarsi per avvilupparlo attorno alla bici, col risultato che finisce inevitabilmente per toccare il copertone e produrre un effetto motocicletta tipo cartolina in mezzo ai raggi. Un'altra opzione molto in voga è attorcigliare il caenasso attorno al corpo, una via di mezzo tra la cartucciera del subcomandante Marcos e una cintura di castità. Il tragitto assume inevitabilmente una dimensione competitiva, per colpa di quei fighetti che pensano di smerdarti solo perchè hanno la bici da corsa in carbonio e le tutine attillate. Sono estremamente ligi alle regole, questo è vero, e la cosa è resa ancor più evidente dalle assurde pause dei semafori londinesi, tutti rossi contemporaneamente per attimi interminabili. Boh, forse dopo la prima multa lo sarò anch'io.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home