Monday, May 12, 2008

Una proposta per il dottorato italiano

Tempo fa pubblicai un post in cui esponevo le mie ragioni contro un aumento della borsa di dottorato italiana svincolato da una riforma complessiva del sistema, perche' avrebbe avuto un effetto perverso di amplificazione delle sue peggiori magagne.
Da allora meta' delle persone che giungono su questo blog (cioe' 5 al giorno) ci arriva dopo aver googlato "aumento borsa dottorato" o similia, eventualmente lasciando qualche insulto a commento del post.
Ne approfitto quindi per lanciare una semplice e umile proposta di miglioramento del dottorato italiano: vietiamo alle universita' di assumere sotto qualsiasi forma (assegni, supplenze di didattica, ricercatori) i propri dottorati per un periodo di almeno cinque anni.
Tale riforma, a costo zero, avrebbe almeno tre effetti positivi: annullerebbe il sudditismo dei dottorandi nei confronti del proprio professore, in quanto il potere contrattuale di quest'ultimo sarebbe assai limitato; spingerebbe gli studenti a fare il dottorato dove e' maggiormente formativo, se poi il posto di lavoro va cercato altrove; e disincentiverebbe i professori dall'assegnare le borse a studenti incompetenti ma ossequosi (o raccomandati).

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