Friday, September 21, 2007

Statistica Indulgente

Torniamo on air con un post tendenzialmente serio, tra l'altro per parlare di un argomento così stomachevole come l'indulto. Primo: i numeri e le statistiche che i vari Grillo e Mastella propinano in giro non hanno, secondo me, alcun senso. Il dato più in voga è il tasso di recidività, cioè quanti di coloro usciti con l'indulto sono tornati dentro. Ma chi ci dice che se avessero completato la pena non sarebbero poi tornati dentro comunque? Cosa centra il fatto che sono usciti prima? La recidività è alta per tutti, penso a prescindere dalla durata della pena, quindi non capisco cosa c'entri con gli eventuali danni dell'indulto. Secondo: analisti più raffinati (come ad esempio lavoce.info) utilizzano invece la variazione del numero di alcuni reati nei mesi successivi all'indulto. Pare, ad esempio, che le rapine in banca siano raddoppiate. Ma anche qua la cosa ha poco senso: se sappiamo che la recidività è alta a prescindere, è ovvio che se esce tanta gente in un colpo solo i reati aumentino sostanzialmente.
Di una cosa invece non parla nessuno: dei costi. Un carcerato, sempre secondo un articolo della voce.info (che se fossi un po' meno pigro potrei anche cercare e linkare) costa all'incirca 70.000 euro all'anno. Un mucchio di soldi. Scommetto che la metà della gente che è dentro per molto di meno non farebbe male ad una mosca. Comunque il punto è un altro: con l'indulto è uscita un sacco di gente, quindi sono stati risparmiati un mucchio di quattrini. Non se ne poteva usare qualcuno per avviare qualche programma decente di reinserimento lavorativo o simili?

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