Sunday, March 16, 2008

La Rivoluzione Liberale

Ah, scusate, visto che ci sono nel sito del Picchi ho trovato pure un powerpoint col programma CDL. Non l'ho letto tutto perchè è una palla, però tra le prime slides ho trovato qualcosa di spassoso. Punto primo: interventi sull’Unione Europea per ridurre la regolamentazione comunitaria, e difendere la nostra produzione, contro la concorrenza asimmetrica che viene dall’Asia. Caspita, anni che studio economia e nessuno ancora che mi abbia spiegato cos'è la concorrenza simmetrica. Funziona così: diamo Montezemolo, Tronchetti Provera e gli operai di Mirafiori e Cinesello Balsamo alla Cina, e vediamo poi cosa minchia riescono a fare. Da qua deduco che i liberali, quelli veri, sono per la concorrenza simmetrica, non asimmetrica (perchè il PDL è un partito liberale, no?). Quindi ben venga che quei comunisti dell'Unione Europea la smettano di fare tutte queste direttive sull'apertura del commercio estero e contro i dazi (e al WTO, sono comunisti anche loro? Ci mandiamo Tremonti al posto di Casarini a Davos l'anno prossimo?).
Punto secondo: sperimentazione della certificazione obbligatoria del “Made in Italy”. Ma la sperimentiamo o è obbligatoria?
Punto terzo: legge sui distretti industriali, sulle filiere produttive e sulle reti d’imprese. Legge per cosa? Così, generica, a sentimento. Poi qualcosa da scriverci dentro lo si trova sempre. Sono comunque belle parole: filiere, reti. Io ci ho pure scritto un pezzo di libro tempo fa, quindi posso affermare con una certa cognizione di causa che tutti gli interventi legislativi finora, e segnatamente quelli della regione Veneto, sono stati un puro spreco di risorse, e che il distretto è un interpretazione ormai anacronistica dell'economia italiana.
Punto quarto: sviluppo dell’agricoltura: valorizzazione del prodotto italiano, contenimento dei costi di produzione, valorizzazione dei prodotti tipici, riduzione dei passaggi dal campo alla tavola dei prodotti agricoli, diffusione di mercati gestiti direttamente dai produttori agricoli. Tradotto: più camion lungo la statale, che vendano frutta e verdura di stagione appena raccolta, per diamine! E già che ci siamo, anche incentivi all'onto dei panini alla salsicci sulla Castellana, e al chiosco del polpo fritto a Limena.

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

No, ma sul serio?!? Esiste ancora la "Boutique del Folpo" a Limena?!? Cazzo, temevo fosse fallita quando hanno aperto l´orbitale...fritto! Frrrrrrrrritto!

8:56 AM  
Blogger paddy said...

In realta', devo confessare, non ci sono mai stato in vita mia, ma e' sempre stata una presenza costante nel mio immaginario epico. Mi sono preso una licenza poetica. Ti diro' di piu': temo non esista nessun onto sulla Castellana.

11:57 AM  

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