Saturday, March 03, 2007

La Vita Silenziosa

Cari amici, ai primordi del blog avevo pubblicato un post di prova con una delle mie poesie preferite (limitatamente ai miei ristretti orizzonti in merito). Anzi, in realtà è solo un pezzetto di un'opera decisamente corposa - le IX Ecloghe del nostro caro amico Andrea Zanzotto, noto estimatore degli inglesismi e del Piccolo Festival della Letteratura. Buona lettura.

***

La vita silenziosa, Parte I, in IX Ecloghe, Andrea Zanzotto

Sediamo insieme ancora
tra colli, nella domestica selva.
Tenere fronde dalle tempie scostiamo,
soli e cardi e vivaci prati scosto
da te, amica. O erbe che salite
verso il buio duraturo, verso
qui omnia vincit.
E venti estinguono e rinnovano
A ogni volgere d'ore e acque
le anime nostre.
Ma noi sediamo intenti
sempre a una muta fedele difesa.
tenera sarà la mia voce e dimessa
Ma non vile,
raggiante nella gola
- che mai l'ombra dovrebbe toccare -
raggiante sarà la tua voce
di sposalizio, di domenica.
Non saremo potenti, non lodati,
accosteremo i capelli e le fronti
a vivere
foglie, nuvole, nevi.
Altri vedrà e conoscerà: la forza
d'altri cieli, di pingui
reintegratrici atmosfere, d'ebbri paradossi,
altri muoverà storia e sorte. A noi
le madri nella cucina fuochi
poveri vegliano, dolce
legna in cortili cui già cinge il nulla
colgono. Poco latte
ci nutrirà finché
stolti amorosi inutili
la vecchiezza ci toglierà, che nel prossimo
campo le mal fiorite aiuole
prepara e del cuore
i battiti incerti, la pena
e l'irreversibile stasi.

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