Thursday, June 18, 2009

L'IMBIANCHINO DI SACCONI

di Massimo Bordignon 16.06.2009 - www.lavoce.info

Nel suo recente intervento alla riunione dei giovani industriali, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha invitato i giovani ad accettare anche i lavori più umili, come l’imbianchino, piuttosto che inseguire una formazione fatiscente, come le lauree in scienze della formazione. Se l’obiettivo fosse solo quello di riconoscere dignità anche all’imbianchino, o ai lavori manuali in generale, nulla da dire. Ma l’intervento racchiude anche un sottile messaggio ideologico, che ben si inserisce nell’offensiva culturale più generale portata avanti dall’attuale governo. È un’offensiva che tende a riproporre il “buon tempo antico” come la soluzione dei problemi italiani odierni, crisi globale inclusa, e che trova orecchie interessate in una parte della società italiana, come gli industriali. Che difatti, dicono i resoconti della stampa, si sono spellati le mani per applaudire il ministro.
Il messaggio è semplice. Basta con questi giovani che vogliono lavorare nella finanza o nell'industria culturale. Torniamo invece alla fabbrica e al duro lavoro nella manifattura, e tutto andrà come prima, come al tempo del mitico miracolo italiano. Insomma, come recitava una canzone, anch'essa dei bei tempi andati, il problema italiano è oggi più che mai che “anche l’operaio vuole il figlio dottore”. Facesse l’operaio, invece, saremmo a posto.
Ahimé, nulla di più falso. Intanto, la scuola e l’università italiana ripresentano imperterrite le disuguaglianze sociali pre-esistenti, invece di correggerle come dovrebbero. Il numero dei diplomati e laureati italiani poi è ancora nettamente inferiore alla media europea; e il divario di competenze degli studenti italiani rispetto alla media dei paesi sviluppati è, soprattutto in alcune zone del Paese, abissale. La bassa qualità del capitale umano italiano è al contempo causa ed effetto del circuito perverso di bassa produttività e bassi salari in cui l'Italia pare si sia adagiata negli ultimi anni. La terza media è probabilmente sufficiente se si tratta di operare un tornio o far girare una macchina. Non lo è se si devono produrre quei servizi a sostegno della moderna industria che ne rappresentano buona parte del valore aggiunto. A Sacconi e a chi l’applaude andrebbe ricordato che grazie ad alcune circostanze favorevoli si può diventare ricchi anche essendo ignoranti. È difficile però che si resti ricchi, se si rimane ignoranti, quando quelle condizioni mutano.

Tuesday, June 09, 2009

Even more worrying

Even more worrying, though, is what will happen in other parts of Europe. The far right did badly in France and Germany, but areas of concern are Hungary and the Baltic states. Then there is the whole question of Italy. Berlusconi has strengthened his support and is a threat to civil liberties. He controls the media, and the left are weak and powerless against him. He is not far-right in the sense that Hitler was far-right, but he is a threat to democracy. Italy has become a western-European equivalent of the sort of guided democracy you get in Russia.

David Stevenson, Professor of international history at the LSE, commenta la crescita del British National Party nel Regno Unito su The Gurdian - l'articolo intero lo trovate qui.

Friday, June 05, 2009

Milano sembra l'Africa


Un paio di giorni dopo lo storico discorso di Obama al Cairo, Berlusconi veniva acclamato a Milano dopo aver dichiarato che Milano sembra l'Africa. Effettivamente, guardando la mappa del indice di percezione della corruzione, l'impressione e' proprio quella.