Mr. Scaramella

Cari amici, state seguendo la serie di articoli su Repubblica riguardanti colui che sembra una nuova macchietta del teatrino che ruota attorno al pseudo apparato berlusconiano? Questo Scaramella è pazzesco! Un genio del male! Probabilmente un improbabile faccendiere che faceva il doppiogioco tra CIA e l'ex KGB, facendo al contempo fesso il SISMI (che non dev'essere particolarmente difficile in realtà). Purtroppo non posso scrivere tutto quello che voglio, sai te che non mi becchi una querela (se mi controllano la valigia mi controlleranno anche il blog, no?), oppure mi mettino il plutonio nel caffelatte. Spero di no, già la dieta brittanica di per sè mi crea abbastanza flatulenze intestinali. Comunque, leggetevi gli articoli di Repubblica, a cui ultimamente va il merito di fare dell'ottimo giornalismo d'inchiesta. In più, se ci riuscite, provate a ricominciare a scandalizzarvi un po' di tutte le porcate che succedono nel cuore delle istituzioni italiane. Lo so che è difficile superare l'assuefazione dell'epoca berlusconiana, ma sarebbe davvero utile.

Per i più romanticoni...

Come sono gli inglesi?

So che ve lo domanderete tutti, ansiosi di catalogare con una bella generalizzazione una quarantina di milioni di persone...cosa che mi appare sempre meno sensata più passa il tempo. Ad esempio, qua vivo con due cinesi, che sono uno l'esatto opposto dell'altro (purtroppo, tale differenza si sostanzia anche nel rapporto con la cucina, con il risultato che uno dei due la rende impraticabile). Comunque, gli inglesi. Premesso che, come immaginerete, sono ormai una specie in via d'estinzione a Londra (nella mia università sono solo il 15%), quei pochi che ho conosciuto non rispondono per nulla ai nostri cari clichés. Aperti, informali, alla mano, pragmatici. In un pub capita spesso che il vicino di tavolo, anche di età avanzata, si inframmezzi nella conversazione e dica la sua. In generale, gente pacifica, senza troppe preoccupazioni. Poi, alcuni li vedi che sono un po' esaltati, tipo quelli che girano per Londra con bici da corsa in carbonio che da noi non le vedi neanche sul Mortirolo. Però nella capitale della finanza et similia ci sta. Ci sono anche a Milano, solo che là girano col Cayenne...a conti fatti, preferisco quelli in bici.

Saddam

Mi chiedevo...ma se Saddam, adesso che è stato condannato a morte, monta su un gommone e arriva a Brindisi, gli diamo l'asilo politico? A Diliberto non gli parrebbe vero! I paradossi della "giustizia" internazionale...