Voto all'estero, dall'Italia
Orbene, ieri, mentre io e il mio temporaneo visitatore BB cenevamo a base di fegato d'agnello e hoummous, Paul the Flatmate mi porge una busta proveniente dal Consolato Generale di Londra. Fu cosi' che tra un fegatino e l'altro piovvero sul tavolo della cucina due belle schede elettorali linde linde, una per la Camera, e una per il Senato.
Ora quello che avrei voluto fare era votare due volte, filmare tutto e mettere su YouTube.
Putroppo pero' ho sopravvalutato l'inefficienza degli impiegati bassanesi (che, resti tra noi, sono un po' troppo spesso membri della Comunella dei Giovanotti di Santa Cruz). Che pochi minuti fa, sollecitati al telefono, mi hanno detto di avermi depennato dalle liste della citta' degli asparagi, in data precedente a quando mi avevano assicurato che votavo a casa ovviamente. E senza dirmi nulla.
Io ci provo lo stesso a votare due volte.