Monday, February 26, 2007

Paddy?


Facendo ordine in ufficio, è saltato fuori questo poster che ho prontamente rimosso e appeso in camera. Amici messicani giurano che si tratti di Pancho Villa. Ma io non ci credo. Secondo me, in realtà, è il suo fidato compagno mezzo-irlandese Paddy Garcia...

Sunday, February 25, 2007

Acibù

Amici, con colpevole ritardo ho inserito il link del blog acibù, dove troverete sempre dell'ottima fotografia e, se sapete leggere tra le righe, molto altro. Buona visione.

Saturday, February 24, 2007

Le Vie del Vaticano


Allora ragazzi, vediamo se ho capito bene: alla fine tutto come prima, stesso governo, tutti amici, tarallucci e vino, Marco "che" Follini che passa di qua, solo non si fa più la legge sui DICO, con la benedizione di Andreotti (oh ma quanti anni pensa ancora di tirare avanti?! Si romperà pure i coglioni anche lui prima o poi no? Ma non ce li ha mica i nipotini da portare al parco?). Certo che le vie del Vaticano...Sarebbe quasi divertente, se non ci fosse l'Italia di mezzo.


Wednesday, February 21, 2007

Cara Sinistra Radicale

Cari amici, ieri ho scritto una lettera aperta alla sinistra radicale italiana. Purtroppo oggi è molto più attuale di ieri. La incollo qua sotto, in attesa delle vostre reazioni e dei vostri commenti (anche nella mail personale, se preferite). Scusate l’ermetismo, ma sto tentando di diminuire le ore passate davanti allo schermo di un pc...

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Forse dall’estero si ha modo di afferrare le vicende italiane con maggiore obiettività, potendo scegliere cosa leggere e sfuggendo il bombardamento della televisione. Ne approfitto, quindi, per mettere in fila alcuni pensieri che ho maturato questi giorni, nella speranza che non risultino del tutto scontati o insensati.

La Sinistra Radicale italiana con il suo comportamento recente (sto generalizzando, ovviamente) sta polarizzando l’opinione pubblica di centro-sinistra. Da un lato si rende sempre piu’ invisa ai riformisti, dall’altro rinsalda la fiducia dei tuoi sostenitori. Cio’ e’ dovuto al fatto che le sue strategie enfatizzano le questioni ideali rispetto agli aspetti piu’ pragmatici e quotidiani. Anche qualora quest’ultimi aspetti siano al centro del dibattito, e’ sempre esplicitamente in nome di un grande principio ideale da perseguire (la Pace, senza se e senza ma, per esempio; ma anche una politica economica di maggior spesa pubblica o la tutela dell’ambiente). Ne segue che i suoi sostenitori si motivano e trovano dei riferimenti nei quali identificarsi o definirsi; cosa che sarebbe assai piu’ difficile se i temi in voga fossero di natura piu’ tecnica e spicciola, come ad esempio lo sgravio fiscale per i pannelli solari, o la natura del governo provvisorio in Iraq.

Penso che una buona parte dei sostenitori della sinistra radicale e’ consapevole che i loro politici di riferimento produrrebbero diversi “danni” se investiti dell’intera responsabilita’ del Governo. Ne seguirebbe l’uscita dall’Euro, un embargo economico piu’ o meno esplicito degli Stati Uniti, un aumento dell’inefficienza della spesa pubblica, ed altro. Non intendo sostenere che sarebbe un prezzo eccessivo da pagare in cambio di un allineamento ideale ai principi accennati in precedenza: su questo si potrebbe dibattere, e sarebbe un dibattito interessante, anche alla luce del fatto che molti dei sostenitori della sinistra radicale sono, probabilmente e legittimamente, molto piu’ dipendenti dai piu’ comuni beni di consumo di quanto lo sia io.

La questione e’ che, con molta probabilita’, i principi resterebbero comunque non raggiunti. Si pagherebbero i costi senza averne i vantaggi. Questo perche’ la strategia politica, per essere efficace, necessita di azioni marginali, non radicali. L’utilita’ di negare una base militare agli USA puo’ avere un altissimo valore ideale, ma in termini di vite salvate e di conflitti evitati e’ ininfluente. Non si tratta di machiavellismo, di doppiogiochismo, o di ipocrisia. Si tratta semplicemente di valutare (con cinismo, questo forse sì) i risultati attesi di azioni radicali rispetto ad un diverso modo di agire, orientato ad un susseguirsi di azioni marginali, piuttosto che ad un'unica azione netta.

A questa strategia, a mio avviso, dovresti ispirarti anche tu, Sinistra Radicale. In Italia ci sono moltissimi problemi da affrontare che rientrano tra quelli che dovrebbero essere i piu’ sentiti da che si ispira agli ideali della sinistra. Penso all’immigrazione, con la sua legislazione demagogica e controproducente. Penso alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, alle fonti di energia rinnovabili. Penso alla tutela dei minori in difficolta’ o dei senzatetto. Questi sono solo alcuni dei tantissimi problemi che andrebbero affrontati con una forza, un pragmatismo e un’urgenza simile a quanto ha fatto Bersani con il suo pacchetto di liberalizzazioni, per fare un esempio illustre e meritorio. Azioni concrete, rivoluzionarie, intelligenti, a volte impopolari. E spesso a costo zero.

Ma penso che difficilmente cio’ potra’ mai accadere. Non pagherebbe in termine di visibilita’, probabilmente, e farebbe rapidamente passare di moda i piccoli partiti della sinistra radicale. Diliberto non apparirebbe piu’ nel panino del tg2 e nessuno inviterebbe piu’ Bertinotti a Porta a Porta. Da questo punto di vista, andare in piazza a manifestare paga molto di piu’. Inoltre, forse a quel punto sarebbe inutile parlare di sinistra radicale, e si potrebbe finalmente usare a proposito l’espressione sinistra riformista. Peccato, pero’.

Thursday, February 15, 2007

Buon Anno

Carissimi, oggi al ritorno a casa ho ritrovato infilata sotto l'uscio una busta proveniente da uno dei mei coinqulini cinesi (western name: Thomas) contenente un sottilissimo origami raffigurante un animale simile ad un maiale, un porcellino, un porcheddu sardu oppure un cinghiale, corredato da auguri di buon anno. Colgo quindi l'occasione per estendere gli auguri del Capodanno Cinese a tutti voi amici, sia esso l'anno del cinghiale, del porcheddu o quant'altro, sperando che in ogni caso vi sia propizio...

ps: il porcheddu l'ho appeso sopra la gigantografia della famosa foto di piazza Tianammen - quella dell'omino davanti ai carriarmati nell'89 - che ho appesa in camera, e ci sta davvero bene, devo dire

Thursday, February 01, 2007

Waiting for Kymyk

Oggi, 31 gennaio 2007, l'avvenimento del giorno è la lettera di Veronica Berlusconi a Repubblica. La cosa è davvero divertente, ancorpiù se corredata dai raffinati commenti del Prof. Cacciari, Melandri, Pollastrini,& co. e rientra in uno dei passaggi cult del berlusconismo, alla pari del contratto con gli italiani e della promessa abolizione dell'ICI. Attendo ansioso una puntata di porta a porta condotta direttamente da Bertinotti, con ospiti Cecchi Gori, Valeria Marini e ovviamente l'on. Guadagno. Numeri. Anzi, siccome non vedo raiuno (ma che peccato!) quando la fanno me lo fate sapere?
Nello scorso post mi sono dimenticato di raccontare la cosa più divertente del ciclismo londinese, cioè l'estrema complessità di legare le bici. Dovete infatti sapere che per avere qualche speranza di ritrovare il proprio fido destriero a pedali, è fondamentale legare almeno la ruota anteriore, oltre al telaio, col caenasso di cui al post precedente. Meglio se il caenasso è doppio e la sella viene saggiamente asportata dal proprietario e messa nello zaino (io non lo faccio perchè ho il bullone spanato - anzi spero che qualcuno nel tentativo di furto riesca finalmente a smollarlo). Il problema di Londra è che i lampioni non hanno un diametro costante, ma nascono ciccioni e poi dimagriscono a salire. Quindi, se il lucchetto è corto, capita di trovarsi costretti a legare la bici ad un metro e mezzo d'altezza e di lasciarla là a volteggiare sospesa, a mo' di vessillo.
Sabato passa qua a trovarmi il nostro amico KYMYK, colgo l'occasione per anticipargli il benvenuto.
Ciao a tutti,