Thursday, November 29, 2007

Amaranta coi ceppi

...che non e' il nome di una dj metal, (nonostante un certo richiamo omofonico a "Anti coi Guanti"), bensi' la descrizione di cio' che mi sono trovato davanti ieri, quando dopo aver incontrato un tizio alla City Hall per discutere un improbabilissimo lavoro su/per/a Santiago del Cile - che, per inciso, se va in porto significa un bel viaggetto quindi incrociamo le dita, ma la vedo assai dura. Dicevo, ho trovato la povera Amaranta incatenata con un terzo lucchetto, oltre ai due d'ordinanza. Ok, avevo seguito la consueta logica del parcheggio creativo, ma devo dire che avevo fatto le cose per bene, c'era Tower Bridge sullo sfondo, si era ormai all'imbrunire e Amaranta e' una signora bici, eppure secondo qualcuno non era il posto dove parcheggiare, la' sul parapetto del percorso pedonale lungotamigi, quindi me l'hanno inceppata con annesso numero di telefono da chiamare per la liberazione. Ho chiamato ed una specie di vigile urbano un po' piu' cool (casacchina di "more london"), che era li' a 10 metri, me l'ha liberata. Senza pagamento di alcun riscatto tra l'altro, quindi la cosa e' anche abbastanza inutile. Speriamo che la prossima volta non mi sgonfino le gomme.

Wednesday, November 28, 2007

Confederazione Elvetica 1 - Paddy 1

Carissimi, la settimana scorsa ho tenuto questo benedetto seminario a Zurigo, e tutto sommato e' andata liscia. Io non ero in uno dei miei momenti di eloquio brillante (e gia' vedo molti di voi, che sanno cosa cio' realmente significa, tirare un sospiro di sollievo), ma alla fine sono arrivato in porto tra l'interesse di routine del mio pubblico.
Zurigo e' una citta' nel complesso pallosa, con un centro carino ma se ci vivessi credo diventerei eroinomane. Voglio dire, penso manchino un po' gli stimoli a vivere in un posto del genere. Tuttavia sono stati quattro giorni piacevoli, grazie anche alla meravigliosa ospitalita' della mia amica Andrea (ricordo ai piu' maliziosi che Andrea e' un nome femminile al di fuori dell'Italia) che non vedevo dai lontani tempi dell'Erasmus.
Adesso tre settimane qui a Londra, e poi il 18 si torna in Bassanza, a bersi il vin brule' al baracchino davanti alla biblio.

Thursday, November 15, 2007

Non stiamo mica andando tanto bene

Copio e incollo da un blog di un amico:

Ieri ho fatto un colloquio di gruppo per un importante gruppo bancario italiano. Ore 5.30 sveglia, treno alle 6.30 e inizio colloquio (o meglio, assesment) alle 9.15. E' durato tutto il giorno fino alle 17.00 con prospettive di essere assunti bassissime, confermate da alcuni forum che girano nel web. E' infatti un anno che questi procedono a fare colloqui di questo tipo e mai nessuno che sia stato assunto. Mah. Intanto ho perso ore di sonno, soldi e mi sono macinato la testa per tenere alta l'attenzione ed essere più "socievole" del solito. DI positivo c'è che ho conosciuto gente che è in situazioni che mi fanno star contento della mia. Lavorativamente parlando. C'è Alberto, laureato da un anno in Economia (Marketing) che ha fatto sei mesi di stage a 150 euro/mese e poi, nonostante abbia ricevuto i complimenti dai datori di lavoro, è stato lasciato a casa per un altro stagista. Ora è un po' disilluso e si sta rendendo conto che deve ri-tarare le proprie aspettative. C'è Luca, avvocato che ha terminato il praticantato (2 anni a-gratis) e che farà l'esame a dicembre. Dice che, anche da "abilitato" si viene pagati poco, meno di un operaio specializzato, e per questo tenta la banca. Poi ci sono Mattia e Andrea, entrambi bancari che fanno i pendolari, motivo della partecipazione al colloquio; Uno si deve alzare alle 5.30 ogni mattina e farsi un viaggio di due ore per arrivare alla sua filiale, l'altro sta in mezzo al traffico un'ora e mezza prima di cominciare la sua giornata produttiva. Insomma, non stiamo mica andando tanto bene con questo mercato del lavoro.

Ma vi rendete conto? (come direbbe il Faranda). Vogliamo dirglielo si' o no a 'sti matusa che se non si valorizzano un po' i giovani qui (li', qui li valorizzano eccome) va tutto in vacca?

Tuesday, November 13, 2007

Che fai il weekend?

Venerdi' sera, prima di indossare la mia tenuta ciclistica e addentrarmi nella catartica oscurita' di Hyde Park per raggiungere casa, ho chiesto alla mia gentile collega taiwanese di sloggare il mio pc l'indomani. Il mio fido compagno di lavoro sarebbe infatti stato impegnato a fare qualche migliaio di iterazioni in MATLAB durante tutta la nottata. Al che lei, intuendo che di sabato io non avrei messo piede in ufficio, mi guarda e mi fa: ma scusa, se non vieni a lavorare cosa fai il weekend? La domanda cosi' puo' sembrare abbastanza normale, ma io sono rimasto spiazzato dalla completa ignoranza del concetto di "tempo libero" che si deduceva dal suo tono interrogativo, dalla sua espressione. Boh...faccio cose, vedo gente, che vuoi che faccia? Provate voi a rendere conto a qualcuno di ogni attimo di un weekend di semi-cazzeggio...

L'altra notte sono stato svegliato da un topolino che rosicchiava qualcosa in camera. Ora lo so che i piu' perfidi insinueranno maldicenze - completamente infondate, chi mi conosce lo sa - sulle condizioni igieniche della mia camera. In realta' qualcuno di questi simpatici animaletti gira per casa da qualche giorno. Abbiamo gia' comprato trappole old style, ma apro pubblicamente il blog ai suggerimenti di chi avesse gia' avuto esperienza in materia, siamo aperti a qualsiasi tipo di soluzione.

Tuesday, November 06, 2007

Veltroni torna buono!

Quel che ha fatto Veltroni la settimana scorsa è disgustoso. Il pomeriggio stesso del ritrovamento della vittima dell'aggressione ha indetto una conferenza stampa lamentando che la Romania "ha aperto i boccaporti". Ora, posso concordare che in Italia ci sia un problema sicurezza che va affrontato con durezza, e mettiamo pure con urgenza. Concedo anche che i rumeni siano particolarmente responsabili della situazione. Ma fare una conferenza stampa di quel genere, sull'onda dell'emotività mediatica dell'avvenuto, attaccando con veemenza una precisa nazione (e, quindi, tutti i sui cittadini), genera una serie di effetti collaterali di cui il segretario PD non può non essere stato consapevole. Fatico a vedere dell'altro che demagogia in un atto del genere.