Londra a pedali

Cari lettori, su apprezzato suggerimento della lale, sono andato a leggermi un post di un tizio che racconta come si giri in bici per Londra. La descrizione è senza dubbio accurata, ma vorrei aggiungere alcuni particolari. Per esempio, il lucchetto a combinazione puoi pure procurartelo, ma se non ha un diametro di almeno 15 millimetri puoi dire addio a lucchetto e bici. Pare infatti che il mercato di bici rubate rappresenti una delle attività economiche portanti nella capitale, altro che l'alta finanza. DI conseguenza, i ciclisti londinesi girano armati di boa metallici, che possono fungere anche da corpo contundente all'accorenza: contro eventuali mariuoli, oppure contro i ciclisti rivali al semaforo. Il trasporto di tale catename non è agevole. Un'opzione è ingegnarsi per avvilupparlo attorno alla bici, col risultato che finisce inevitabilmente per toccare il copertone e produrre un effetto motocicletta tipo cartolina in mezzo ai raggi. Un'altra opzione molto in voga è attorcigliare il caenasso attorno al corpo, una via di mezzo tra la cartucciera del subcomandante Marcos e una cintura di castità. Il tragitto assume inevitabilmente una dimensione competitiva, per colpa di quei fighetti che pensano di smerdarti solo perchè hanno la bici da corsa in carbonio e le tutine attillate. Sono estremamente ligi alle regole, questo è vero, e la cosa è resa ancor più evidente dalle assurde pause dei semafori londinesi, tutti rossi contemporaneamente per attimi interminabili. Boh, forse dopo la prima multa lo sarò anch'io.

Amici, seguendo il prezioso link contenuto nel Blog di Rio Marin, ho raggiunto il sito che consente di crearsi la propria icona personale stile SouthPark. Questo è il risultato:Che ne dite? Notate una certa somiglianza?

Erba

Chi scommette con me che Azouz sarà nella prossima edizione del Grande Fratello?

meraviglie culinarie

Amici, pensavo di averle viste ormai tutte le zozzerie (alimentari, intendo) che si possono fare tra i fornelli, e di averne provate una gran parte. Dopotutto, godo ancora di una certa popolarita' per una frittata alla grappa di alcuni anni fa. Invece, ho scoperto che posso stupirmi ancora, come e' successo quando ho visto il mio coinquilino dell'estremo oriente (che non e' propriamente un'aquila) friggere in abbondante olio di girasole, per pochi minuti, una bella porzione di insalata, per poi mangiarla in quello stato ibrido, appena scottata e bella unta, insieme ad un po' di riso...

Come back in London

Rieccomi qua. Londra ha accolto i suoi esulanti di rientro dalle vacanze a casa con la solita flemma (un po' meno l'aereoporto di Stansted, visibilmente congestionato nonostante ci sia arrivato in tarda notte. A Treviso, invece, la Polizia di Stato ha interrotto la striscia positiva, decidendo di non inserire il mio bagaglio tra il 10% da ispezionare a caso). Scaricate le bavette, il grana e l'asiago in frigo, ci si immerge nouovamente nel tran-tran quotidiano. Con un fugace e malinconico pensiero, di tanto in tanto, al cervo al mirtillo mangiato a Caluga.

Zena

Ecco un po' di foto di Genova, dove ho passato un paio di giorni a cavallo tra l'anno vecchio e nuovo. Città di cui mi sono innamorato qualche anno fa, anche questa volta non mi ha deluso.