Thursday, April 19, 2007

Viva la Rita

Cari 7 lettori quotidiani (4, in realtà, visto che shinystat mi rivela impietosamente che 3 visite sono mie), è con sommo gaudio che vi annuncio l'arrivo della Rita, imbarcatasi tempo fa clandestinamente in un datteriero (cargo datteri) nel porto di Marsiglia. Pare che stiano giusto scaricando i container in questo momento al porto di Dover (almeno così mi dice "La Rita in Diretta"), per cui domani nel primo pomeriggio dovrebbe abbandonare la chiatta con la quale intende risalire il Tamigi e approdare finalmente su sponde londinesi. A nome mio e vostro, cari 4 lettori, le auguro il benvenuto!

La legge delle tre lancette

Nel primo elemento del senno di Elianto contempliamo un vasto mare e una grande barca e tutti sanno calcolare dalle stelle la loro posizione e il destino e il giorno e l’ora. Ciò mi fa tornare in mente il mio giovane marito, Talete Fuochini, che il diavolo se lo tenga, gran brav’uomo e efficiente nel talamo, ma ahimè troppo sognatore: bellezza lo sedusse tra i papaveri, e si mise a rapinar banche. Egli soleva dirmi che gli uomini sono soggetti alla legge delle tre lancette.

Ad alcuni manca la lancetta dei secondi: e costoro non sanno mai godere un singolo attimo, ma pensano sempre a ciò che è stato prima e che sarà dopo, e non si accorgono delle piccole quiete gioie, e delle grandi e rapide gioie che li circondano.

Ad altri manca la lancetta dei minuti. Costoro corrono all’impazzata, gareggiano contro gli attimi inseguendo chissà cosa poi di colpo si fermano delusi, poiché nulla hanno trovato, e lasciano che le ore corrano una più inutile dell’altra.

Ad altri manca invece la lancetta delle ore. Ed essi vivono, si agitano, fanno piani, appuntamenti, progetti, ma non sanno se è notte o giorno, o mattina o sera, se sono felici o disperati, non vedono mai la loro vita, solo un rotolare di anni pesanti e inarrestabili.

L’uomo giusto ha tutte e tre le lancette, più la suoneria quando è ora di svegliarsi, più una lancetta conficcata nella sommità del cranio che lo collega a tutti i quadranti stellari. Astucapitto?

Stefano Benni, Elianto

Sunday, April 15, 2007

c'è grossa crisi

Amici, qua la primavera si fa sentire in tutta la sua potenza, distraendo gli intrepidi ciclisti londinesi, già in difficoltà a trovare riparo dagli attacchi dei terribili tassinari, i loro rivali più acerrimi. Tra le conseguenze di questa improvvisa quanto apprezzata canicula simil-estiva, oltre appunto a sguardi che si incrociano tra una pedalata e l'altra, c'è una terribile ondata di crisi creativa che coinvolge i blogger di mezza Europa. Purtroppo Waiting For Merlot non fa eccezione, nonostante continui a scervellarmi per raccontare qualcosa di minimamente interessante. Quindi, amici, portate pazienza, fino a quando il cambio di stagione non sarà metabolizzato i post latiteranno. Conscio dell'immenso vuoto che ciò inevitabilmente crea nel vostro web-surfing, vi rivolgo un affettuoso saluto,
paddy

Monday, April 02, 2007

Paris


Di ritorno dal mio ottimo fine settimana a Parigi, devo due tributi. Uno a David per la magnifica ospitalità, che spero un giorno di ricambiare in qualche parte del mondo. Un secondo - del tutto spontaneo - a Elena "the late one" (nella foto qui accanto di fronte all'Institute du Monde Arabe), demiurga e regista del soggiorno al di là della Manica.
Per il resto, rientro in Italia mercoledì sera, aspetto adesioni per il Portego. Per i veneziani e d'intorni, sarò in laguna giovedì in giornata, quindi chi c'è mi faccia un fischio!

Sunday, April 01, 2007

Nostalgia


Odio i miei vicini. Stasera al rientro da Parigi, già sofferente per essermi reso conto di essere nella grande capitale europea sbagliata, c'erano tre-dico-tre vespe PX parcheggiate davanti casa. Maledetti. Ma non si rendono conto che giusto di fronte c'è qualcuno che soffre per questo?
[la foto è del fido cumpagnero vespista Miguel]